Coriandolo
( Coriandrum sativum )



Coriandolo Coriandolo

FAMIGLIA: Apiaceae (Umbrelliferae)
NOMI COMUNI: Colandri, coriandol, erba cimicina, pitartola, cugghiandru, coriandu.
LA PARTE ATTIVA: I frutti.
QUANDO SI RACCOGLIE: Si raccolgono le ombrelle appena tendono a maturare e si recidono insieme al loro peduncolo.
PROPRIETÀ: Aromatizzanti, aperitive, digestive, carminative, antispasmodiche, antisettiche.
PRINCIPI ATTIVI: Olio essenziale (linalolo, pinene), mucillagini, tannini.


COME SI USA LA PARTE ATTIVA

La pianta del Coriandolo non ha un odore piacevole, mentre i suoi frutti essicati, che ne costituiscono LA PARTE ATTIVA, hanno un'aroma fresco e gradevole. I frutti del Coriandolo vengono utilizzati in molte ricette di origine orientale, nei liquori digestivi alle erbe e nei vermouth; nel settore farmaceutico le particolari caratteristiche aromatiche permettono di correggere il sapore e l'odore di molti medicinali e soprattutto quelli di taluni lassativi vegetali.

Caratteristiche più propriamente salutari del Coriandolo sono quelle di favorire i processi digestivi, di eliminare i crampi allo stomaco, i dolori colici e il mal di testa che conseguono alla cattiva digestione.

USO INTERNO

I frutti: Per favorire la digestione, eliminare i gas intestinali, attenuare i crampi addominali.

Infuso: 2 grammi in 100 ml di acqua. Uno - due cucchiai o cucchiaini generalmente dopo i pasti all'occorrenza.

Tintura : 20 grammi in 100 ml alcool di 60° (a macero per 5 giorni). Cinque - dieci gocce su zucchero o in acqua all'occorrenza.

Tintura vinosa: 2 grammi in 100 ml di vino (a macero per 5 giorni). Un bicchierino generalmente dopo i pasti.

USO COSMETICO

Un pugnetto di frutti di Coriandolo infusi nell'acqua calda del bagno e, in proporzione, in quella di pediluvi o semplici semicupi, ha effetto stimolante e deodorante.



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